lunedì 26 marzo 2018

Mattia Pirotti: atleta, tecnico e FrontRunner Asics!

Oggi è la volta di Mattia Pirotti, Asics FrontRunner e tecnico Fidal di primo livello, nonché buon atleta specializzato nei 10km e mezza maratona. QUI potrete trovare la sua pagina Fidal con i suoi risultati.

-Presentazione: 
Ciao sono Mattia Pirotti. Corro da diversi anni. Ho iniziato per hobby quando ero alle superiori, sfruttando i percorsi nelle campagne attorno al mio paese. Ho affrontato la mia prima "gara" vera e propria a fine 2011 alla 5 km della The Media Running Challenge, spronato da alcuni colleghi amanti della corsa. Poi ho allungato man mano le distanze fino alla mia prima mezza maratona (non competitiva) che è stata l'Alpin Cup del 2012. Da lì -salvo imprevisti- non mi sono più fermato.


-Che lavoro fai? Si combacia con la tua attività da podista?
Sono un ingegnere informatico. Ho lavorato quasi per sette anni come consulente per una grande multinazionale di IT principalmente su clienti di Milano e hinterland (ma anche per alcuni mesi in Veneto): senza programmi o orari ben precisi è stato molto complicato far combaciare le due cose. Da un anno invece lavoro per una piccola-media azienda di software a cinque minuti da casa. Ho guadagnato più o meno quattro ore al giorno, che prima sprecavo in viaggi e trasferimenti e che ora posso sfruttare anche per l'attività sportiva (trasferte permettendo).


-Sei un Asics FrontRunner, ti alleni con questo gruppo? Ci descrivi un po com'è nato il tutto?
ASICS FrontRunner non è un gruppo di allenamento (come quelli sponsorizzati da altri brand e molto diffusi a Milano). È piuttosto una community "estesa" che copre diversi paesi e include runner che praticano diverse discipline: dalla pista alla strada, dal trail al triathlon, alle ultra. Quello che accomuna tutti è avere ASICS come partner tecnico. È un progetto anche molto social, per cui è possibile condividere la propria passione per la corsa, ma anche conoscere nuova gente e fare nuove esperienze insieme, per esempio durante i meeting locali e internazionali o alle gare in cui ASICS è main sponsor. È nato un po' tutto per caso. Col cambio di lavoro non riuscivo più ad allenarmi a Milano perciò ho pensato di inviare la candidatura e sono stato scelto.


-Fai tante gare sponsorizzato? Come funziona? E quali sono le distanze che più preferisci?
In Italia le gare ASICS più famose sono la Stramilano e la Firenze Marathon. Quest'anno parteciperò alla prima delle due. All'estero invece la scorsa estate ho avuto la fortuna di correre con i miei amici e compagni di team Camilla e Marco (e con altri 150 FrontRunner venuti da ogni dove) alla Neusser Sommernachtslauf, una 10 km competitiva che si tiene ogni anno in centro a Düsseldorf, dove c'è la sede europea di ASICS e dove si è anche tenuto il primo meeting internazionale. Le mie distanze preferite sono la 10 km e la mezza maratona.


-Come ti prepari per queste distanze, specie per quelle sponsorizzate? Hai un allenatore?
Cerco di allenarmi 3-4 volte la settimana. Eccezionalmente riesco a organizzarmi su cinque uscite. Comunque macino davvero pochi km: non vado mai oltre i 50-60. Nonstante ciò, ho comunque avuto un netto miglioramento su entrambe le distanze,  specie negli ultimi 2 anni. Alterno sessioni lente di recupero con ripetute tirate in pista, che ho riscoperto da poco dopo averla evitata per parecchio tempo, oppure con qualche medio. Non seguo tabelle e non ho un coach, ma accetto volentieri consigli da chi me ne può dare senza improvvisarsi.


-La tua passione di atleta ti ha spinto anche ad entrare nel mondo dei tecnici Fidal, cosa ne pensi del percorso intrapreso? 
Il corso istruttori è solo il primo livello del percorso da allenatore FIDAL e dà una panoramica generale sui fondamentali di corsa, salti e lanci, abilitando chi lo completa a preparare le categorie giovanili, ossia dagli esordienti fino ai cadetti. I livelli successivi, invece, sono più specialistici e mirati all'allenamento degli assoluti, degli atleti di interesse nazionale e internazionale, ma richiedono ovviamente anche maggiore impegno in termini di tempo, partecipazione a seminari e -non ultima- molta esperienza sul campo. Per il momento sono abbastanza soddisfatto di quanto ho appreso in questo "capitolo", anche se avrei preferito una componente pratica più consistente con gli atleti, che ritengo fondamentale per chi come me (e non eravamo pochi tra gli iscritti) non proviene da studi universitari in scienze motorie oppure da un'esperienza come coach in società.


-Cosa ne pensi del movimento di atletica italiana? Inteso sia come atleti, ma anche come allenatori?
Ora come ora è un fallimento totale. E si è visto agli ultimi mondiali. Purtroppo chi è ai vertici non ha fatto alcun progetto a lungo termine (o quanto meno non sembra averne fatti). Eppure non c'è stato un ricambio! In una azienda normale se non fai il tuo lavoro vai a casa... A livello di allenatori spero che le nuove leve siano in grado di preparare gli atleti senza bruciare le tappe. Se penso solo alla corsa su strada, quanti sono stati "lanciati" sulla maratona e poi si sono spaccati definitivamente? Serve una programmazione fatta con un minimo di criterio. Devo ammettere che abbiamo però anche ottimi atleti. Mi auguro che agli Europei di questa estate qualche risultato finalmente arrivi!


-Chi vorresti salutare?
Saluto tutti quelli che mi conoscono (si dice così no?)! Grazie ad ASICS per avermi riconfermato per il 2018 nel team dei FrontRunner e "buon lavoro!" alla mia società, il GP Melzo, in particolare al direttivo -di cui faccio parte- che in questo periodo sta facendo un lavoro non indifferente per organizzare la prossima Marcia delle Pecore del 27 Maggio. Siete tutti invitati!

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