mercoledì 7 marzo 2018

Alessandra Mariano, il percorso dalla maratona alla velocità

Oggi vi presentiamo Alessandra Mariano. Master che vanta un passato ricco di gare partecipate, diverse tra loro. Ha corso dalla maratona alla velocità, in un percorso "long to short".

-Presentazione:
Ciao, mi chiamo Alessandra, ho 46 anni e adoro lo sport; tutto lo sport! Ho sempre fatto sport!
La corsa si è impossessata di me da anni. Mi piace correre soprattutto all'esterno, senza troppi vincoli.


-Quando hai iniziato a correre? E qual è la tua società attuale?
Ho iniziato a correre vent'anni fa, ma solo da tre anni sono iscritta in una società: l'Atletica Vignate.


-Ti allena qualcuno? Come vivi gli allenamenti?
Mi allena Giancarlo De Dionigi. Ho bisogno di un allenatore perché mi piace anche migliorarmi però spesso sento l'esigenza di non avere vincoli. Mi piace avere un gruppo per allenarmi.


-Quindi, ti alleni con un gruppo? Com'è praticare uno sport impegnativo come l'atletica nelle vesti di mamma?
È difficile per la mancanza di tempo. Ho trovato un compromesso: non faccio più le distanze come una volta, faccio meno km.


-Quanti allenamenti e km fai a settimana? Come imposta gli allenamenti il tuo allenatore?
Quattro allenamenti. Attualmente sto cercando di fare 40 km a settimana.
Gli allenamenti che mi fa fare il mio allenatore sono diversi a seconda delle mie condizioni fisiche, in funzione della stagione, del tempo che ho a disposizione e di dove mi trovo.


-Descrivici una tua settimana tipo di allenamento..
Generalmente al martedì un fartlek per un'ora totale, giovedì un lavoro di qualità in pista, tra venerdì e sabato un lungo lento e domenica palestra, esercizi di tecnica e allunghi.


-Noto molti allenamenti di qualità: quanto pensi siano importanti? E gli allenamenti di quantità?
Gli allenamenti di qualità sono secondo me molto importanti, ma devono essere bilanciati con anche i volumi.
Inizialmente per dedicarmi alla tecnica e per migliorare il mio movimento meccanico di corsa ho perso l'aerobia che avevo e questo mi è dispiaciuto molto.
Ora sto ricominciando con il percorrere più km anche perché mi sto riprendendo da diversi infortuni.


-Come è stato impostato il percorso per migliorare la tua tecnica di corsa?
Io avevo davvero una postura scorretta ed era mia esigenza migliorare, ho voluto intraprendere questo percorso che alla mia età è stato un azzardo ma ne sono felice. Ho lavorato molto sulla reattività, ho dovuto fare ginnastica, esercizi specifici per i piedi, esercizi di equilibrio delle caviglie, ostacolini e andature.


-Quanti allenamenti a settimana ti dedicavi alla tecnica?
Tutti gli allenamenti tutt'ora prevedono una parte di tecnica e di stretching, mi sono dimenticata di dirlo. Quando però faccio la corsa lunga spesso salto per problemi di tempo.


-Qual è stato l'allenamento più tosto che hai fatto durante il periodo di "tecnica" e qual è stato l'allenamento più tosto svolto prima di quel periodo? Quelli che più ti vengono in mente..
Gli allenamenti tecnici non li ho mai sofferti, anzi sono quelli che più preferisco: sono stati per me una piacevole scoperta. Invece l'allenamento, l'unico, che ho trovato molto faticoso soprattutto di testa, del periodo precedente, è stato il lunghissimo di 35 km.


-Com'è il rapporto con il tuo allenatore? Con che frequenza ti da e ti imposta gli allenamenti?
Il mio allenatore ha parecchia esperienza, è dotato di sensibilità e intelligenza, è sempre molto disponibile e per questo lo ringrazio, io sono affascinata dal suo sapere. È una persona complicata, ha una vita complicata e ha un carattere particolare. Interagire con lui spesso è difficile e inoltre va dosato perché ha la tendenza ad esagerare nel carico di lavoro.
Gli allenamenti me li fornisce ogni volta che gli mando un messaggio. D'estate invece mi scrive una tabella a mano. Finora abbiamo avuto questa gestione perché ho purtroppo avuto parecchie problematiche fisiche.
Attualmente inizio a sentirmi meglio (non diciamolo troppo forte) e sono sicura che a breve imposteremo una programmazione settimanale.


-Come ti sei trovata dal passare dal preparare una maratona al passare a fare moltissimi allenamenti di "velocità"?
Oddio difficile, sinceramente prima facevo molti km e meno fatica.
Adesso faccio pochi km e tantissima fatica. Ho preparato una maratona senza fare praticamente quasi mai ripetute. Facevo quasi 80 km alla settimana con delle variazioni di velocità , niente di più e ho fatto una maratona.
Adesso ho perso tutta la mia aerobia, ma ho probabilmente aumentato la mia velocità di base. Però adesso ho la necessità di ricominciare a correre di più... se sto bene ovviamente.
Comunque attualmente trovo molto impegnativo tutto. Anche se più variegato e divertente.


-Stai dicendo quindi che hai svolto un periodo di grandi volumi e poca intensità e ora un periodo di pochi volumi e tanta intensità? Con quale dei due metodi ti sei trovata meglio?
Dunque, diciamo che ciò che adoravo prima era proprio la spensieratezza. Essendo una tapasciona, la cosa bella era correre e basta.
Appena dopo aver acquistato un orologio per valutare le distanze ho iniziato a controllare anche la velocità e da lì è partito tutto, la voglia di migliorarsi e di essere più veloce.
Sono molto felice del mio percorso però ho molta nostalgia di quei periodi in cui correvo nei campi senza un reale obiettivo ma soltanto perché mi sentivo bene.
Credo che un giorno però tornerò nuovamente all' origine anche perché gli anni passano e non avrebbe senso continuare a lavorare sulla velocità. Sappiamo benissimo che si peggiora.


-Ora, dopo aver provato quasi tutte le distanze, qual è la gara che preferisci? Cosa ne pensa della scelta il tuo attuale allenatore?
La cosa che mi piace fare è correre i dieci km. Mi piacciono molto anche le campestri.
Il mio allenatore non credo abbia problemi a prepararmi su queste distanze. L'unica cosa è che lui vorrebbe preparami per fare queste gare bene, ma io non sono pronta attualmente né di testa né a livello di tempo perché ho una famiglia e soprattutto penso che il mio fisico al momento non sia pronto a dare di più. Magari l'anno prossimo.


-Cosa intende con "prepararmi per fare queste gare bene"? Ha in mente qualche ritmo di riferimento?
Il mio desiderio sarebbe fare dieci km a 4:30, cosa che attualmente mi sembra impossibile. Il mio allenatore crede che io possa fare molto meglio di così.


-Hai qualche pensiero che vorresti comunicare a tutti?
Attualmente sto dedicando anima e cuore ad un progetto qui nell'Atletica di Vignate. Facendo parte del Consiglio del direttivo sto cercando di sviluppare il settore giovanile agonistico. È un mio sogno.
Adoro stare coi ragazzi che sono allenati da un nuovo allenatore.

Vorrei concludere dicendo che in questi anni ho conosciuto persone speciali che mi hanno sempre aiutata. Tra queste persone ci sei sicuramente te, Andrea, che mi aiuti ad interpretare i miei allenamenti, che sa talmente tante cose e ha sempre la parola giusta. Vorrei inoltre salutare il mio amico e compagno di corsa Alex, il mitico tapascione della Martesana!
(Nota dell'autore: potete leggere il racconto di Alex QUI)


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